Su un attico luminoso nasce un terrazzo dal carattere deciso, dove il rigore urbano incontra l’estetica essenziale delle piante succulente. Il progetto interpreta il tema del deserto in chiave contemporanea: volumi puliti, palette soft e una collezione botanica resistente e scultorea trasformano lo spazio in un’oasi asciutta, grafica e sorprendentemente elegante.
Grandi fioriere bianche e grigio cemento ospitano agavi, cactus e piante xerofile dalla forte presenza visiva, alternate a essenze strutturali che mantengono il terrazzo vivo tutto l’anno. Il ritmo vegetale accompagna il percorso lineare della terrazza, creando una sequenza di quinte verdi che filtra lo sguardo e restituisce profondità.
L’arredo, nei toni del verde salvia, dialoga con le piante senza sovrastarle, mentre le schermature in bambù alleggeriscono l’architettura e aggiungono una nota calda e naturale.
Il risultato è uno spazio essenziale, a bassa manutenzione e altamente scenografico: un piccolo deserto sospeso sulla città, da vivere ogni giorno.



















